Conclusa la pedalata promossa da La storia in Bici | Bucher Municipal | Italia

Si conclude oggi la pedalata da Roma a Santa Maria di Leuca promossa da La storia in Bici

Mille chilometri, 10 tappe, 4 regioni e 100 comuni

Giovedì 1° settembre un centinaio di ciclisti e di appassionati delle due ruote provenienti da tutta Italia sono saliti in bicicletta, per intraprendere il viaggio -inserito nel calendario nazionale della Federazione Ciclistica Italiana - nella Storia e nella prevenzione che dalle Catacombe di San Callisto di Roma li ha condotti oggi, sabato 10 settembre, a Santa Maria di Leuca, punta estrema dello Stivale in provincia di Lecce.

L’edizione 2022 del progetto “La Storia in bici” è la sesta ed è anche quella che porta più lontano e i pedalatori della “Roma-Santa Maria di Leuca 2022” dedicano quest’anno il loro viaggio al centenario della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Il percorso - partito dal complesso delle Catacombe di San Callisto, considerate il primo cimitero ufficiale della comunità romana - attraverso le Consolari ha toccato borghi e città di Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, come Tivoli con le sue affascinanti ville, passando sui tratturi della transumanza, percorrendo il Parco Nazionale d’Abruzzo e la Costa dei Trabocchi, fermandosi in luogo simbolo della fede, San Giovanni Rotondo, fino a raggiungere la cosmopolita Bari e poi Leuca, per gli orientali il primo lembo di Occidente nel punto in cui si abbracciano i due mari Adriatico e Ionio. Ovunque sono stati previsti momenti di condivisione, appuntamenti con amministrazioni e istituzioni locali e serate culturali. In ogni tappa non è mancata l’accoglienza delle Delegazioni Provinciali LILT, impegnate nella diffusione e nella promozione di importanti messaggi a favore della prevenzione.

«L’attività sportiva è uno dei pilastri della prevenzione primaria. Oltre al benessere, gli amici dell’Associazione “La Storia in Bici” condividono con noi anche intenti a sfondo sociale e comunitario, come il valore della Storia, della scoperta, della partecipazione e della divulgazione; non poteva quindi esserci occasione migliore per festeggiare il nostro primo secolo di attività» commenta il Presidente Nazionale della LILT Francesco Schittulli.

Arrivata alla sua sesta edizione, questa iniziativa unica in Italia unisce un modo di viaggiare lento e sostenibile, la passione per lo sport all’aria aperta e la scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale italiano, in un itinerario che si snoda tra aree archeologiche, templi pagani, santuari cristiani, memoriali e luoghi d’interesse circondati da bellezze paesaggistiche di inestimabile valore, invidia del mondo. Il viaggio ha contato in questa edizione sul supporto di “Puglia Promozione” dell’Agenzia regionale del Turismo e anche sulla condivisione con la Fondazione “Cammini di Leuca - verso de finibus terrae”, il progetto della Conferenza Episcopale Italiana per promuovere forme di integrazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio ambientale e culturale.

Grazie alla ormai storica collaborazione con la Polizia di Stato, i pedalatori hanno viaggiato in sicurezza e si sono fatti a loro volta portatori di un fondamentale messaggio di rispetto delle regole di convivenza e di osservanza delle norme del codice della strada. Ad assicurare la migliore riuscita del progetto l’entusiasmo degli amministratori delle comunità coinvolte nelle dieci tappe, che dal Lazio alla Puglia hanno accolto i ciclisti provenienti da tutte le regioni italiane in incontro di culture e di esperienze.

«Il nostro è un Paese straordinario e la bicicletta è il mezzo migliore per conoscerlo e assaporarlo, senza tralasciare le sfumature che rendono unici i nostri paesaggi, la nostra gente, la nostra gastronomia, i nostri mille accenti e dialetti. Farlo in gruppo, insieme a tanti amici, rende l’esperienza ancora più affascinante ed offre la possibilità della condivisione, della scoperta, dell’avventura, delle socialità. In questi anni abbiamo tessuto una rete di percorsi, di incontri, di scambi con territori spesso non abbastanza valorizzati, di celebrazioni storiche. Questo ci rende orgogliosi e ci aiuta a guardare con occhi nuovi anche all’attualità. Un po’ come la LILT che in un secolo ci ha resi consapevoli che gli artefici del nostro benessere e del nostro futuro siamo noi e l’attenzione che dedichiamo a noi stessi, alla nostra salute e a quella degli altri» commenta Michelino Davico, Presidente dell’Associazione La Storia in Bici e animatore del progetto.

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